Una poesia per il nostro tempo…

Buonasera amici vicini e lontani.
Dopo la scintilla internazionale con i Foo Fighters, ecco a voi una poesia che mi sta molto a cuore fino ai tempi del liceo.
Era ed è una poesia “contro il sistema” della società moderna; guardando agli strazi che stanno capitando nella nostra Italia, in quello che si propone alle persone, agli studenti come modelli vincenti da seguire (provate a rivedere la parte di Anno Zero di intervista che hanno tolto al preside della scuola di Noemi Letizia; tra parentesi è stata soppressa su Youtube dopo pochi giorni dalla pubblicazione da parte della Rai): grazie Théophile Gauthier!

Grazie anche alla mia professoressa di francese del liceo, che, nonostante mille battaglie e interrogazioni, mi ha fatto amare con le sue spiegazioni la letteratura francese e questa poesia.

Un saluto poetico e arrabbiato,
Marco

Aux modernes

Vous vivez lâchement, sans rêve, sans dessein,
Plus vieux, plus décrépits que la terre inféconde,
Châtrés dès le berceau par le siècle assassin
De toute passion vigoureuse et profonde.

Votre cervelle est vide autant que votre sein,
Et vous avez souillé ce misérable monde
D’un sang si corrompu, d’un souffle si malsain,
Que la mort germe seule en cette boue immonde.

Hommes, tueurs de Dieux, les temps ne sont pas loin
Où, sur un grand tas d’or vautrés dans quelque coin,
Ayant rongé le sol nourricier jusqu’aux roches,

Ne sachant faire rien ni des jours ni des nuits,
Noyés dans le néant des suprêmes ennuis,
Vous mourrez bêtement en emplissant vos poches.