Uao, gli uomini rana!

Uau….gli uomini rana!!!Dopo una trasferta a Napoli, mozzarellone di bufala e altre amenità culinarie ecco un post che dovevo già pubblicare qualche giorno fa.
Lo spunto è stata la scoperta di una rivista di informatica ludica che mi ha fatto fare più o meno la faccia che vedete nell’immagine.
L’edicolante a questa mia reazione è rimasto di sasso, non pensando che potessi entusiasmarmi così tanto per sì poca cosa.
E’ nato allora il desiderio di proporvi questa dissertazione tratta dal film “Clerk – commessi”, uno dei film della mia vita.
…il rapporto tra cliente e “commesso” può avere molti punti di vista….

Correva l’anno 1994. Buona visione! (attenzione un po’ lunghetto da scaricare).

PS: nella versione originale il film “Gli uomini rana” è in verità “Navy Seals” con Charlie Sheen, film ritenuto (e direi a ragione) non troppo in conto come capolavoro da Kevin Smith.

Un saluto lavorativo,
Marco

Social MacGyver

Logo serie televisiva
Un altro spunto offerto dalla trasferta appena svolta di Piacenza presso un cliente molto importante.

Definizione
Dicesi Social MacGyver persona che grazie ai suoi contatti, al suo modo di fare e alla sua inventiva riesce a risolvere, anche in un contesto molto serio e formale, i problemi più disparati.
Quelle idiozie che diventano problematiche bloccanti in un lavoro prettamente informatico; la presa che si è guastata, i fili che non passano, borchie montate male e così via.

Qualche esempio delle due giornate appena passate: trovare materiale elettrico quando ormai il team di elettricisti si è dileguato da tempo, ricavare una pinzatrice e riuscire a rimettere a posto dei pianali per armadio rack che si sono scoperti ammaccati dopo il trasporto.

La cosa incredibile è che si pone il problema, tu continui a preoccuparti di altro, perché tanto c’è il Social MacGyver!

Un saluto da Social MacGyver e un grazie di cuore a questa persona,
Marco

Piacenza – Torino: un veloce ritorno di 5 ore

Crash macchina biglietteria automatica
Di ritorno da una trasferta altalenante da Piacenza, sperimento il gusto dello sciopero di Trenitalia: 5 ore per arrivare a Torino, tra domande, risposte non date o chiare come un quesito della Susi da parte del poco personale che era presente…insomma una avventura.
Arrivati finalmente ad Alessandria cerco di fare il biglietto per un Eurostar che sarà declassato a rapido di lì a poco…e che ti vedo!! Due postazioni di biglietteria automatica: la prima manifestava un chiaro “sportello chiuso”; la seconda mostrava questa fantastica schermata con l’elenco di parte dei processi che giravano e girano nelle biglietterie automatiche di Trenitalia: un bel syslog per gli eventi/allarmi, un telnet daemon per la gestione a linea di comando e così via.
Dopo la contentezza di avere visto un po’ di cose interessanti e dopo un po’ di smanettamenti cercando di resettarla, ho desistito e mi sono cercato una bella rivista da leggere….e vabbé….

Un saluto sul binario del relax,
Marco

Il mio faticoso weekend

Il mio laboratorio
Questo weekend si è rivelato all’insegna del lavoro. Brutta bestia lavorare di sabato e domenica, non tanto per l’attività in sé (che comunque era interessante), quanto al fatto che non si stacca mentalmente e sai anticipatamente che il successo della tua azione non verrà assolutamente riconosciuto (…purtroppo!).
Per la gloria quella che vedete sopra questo scritto (e che potete assaporare qui in dettaglio) è l’immagine del laboratorio di simulazione che ho allestito per fare in modo che una commessa per un cliente MOOOOLTO importante possa terminare senza troppe preoccupazioni per quanto riguarda la parte di rete.
Da questa settimana partiranno le installazioni e qui voglio vedere….4 sedi, 2 persone…come faremo?
…misteri della ditta per cui lavoro!!!

Un saluto affaticato,
Marco